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SAVONA
C
on l’imprimatur della
giunta regionale, che
ha recepito il parere
tecnico positivo del settore
Valutazione di impatto am-
bientale, la nuova variante al
progetto esecutivo del termi-
nal contenitori di Vado Ligure
è ormai in cantiere. La varian-
te modifica e integra in modo
rilevante il progetto esecutivo
originario. In particolare è sta-
ta scelta la soluzione costrut-
tiva a terrapieno dello spor-
gentementre inizialmente era
prevista una parte a giorno, su
palificazioni. Con questa con-
figurazione l’opera, secondo i
progettisti, garantirà migliori
prestazioni in termini di du-
rata delle strutture e ridurrà
i costi di costruzione. L’Auto-
rità di Sistema Portuale, man-
tenendo inalterato il quadro
economico complessivo, po-
trà destinare il risparmio alla
realizzazione del primo lotto
funzionale del prolungamen-
to della diga foranea. Nel frat-
tempo è stato definito il nuovo
assetto della società conces-
sionaria, che ha visto affianca-
re i cinesi di Cosco al gruppo
Maersk, chemantiene comun-
que la quota di controllo di
Apm Terminals Vado.
Saranno complessivamente
dragati e movimentati circa
386.228 metri cubi di sedi-
menti (contro i 395.000 del-
la precedente variante), do-
vranno essere movimentati
poco meno di 5 milioni di mc
(contro i poco più di 2 milio-
ni di mc della precedente va-
riante) di materiale di cava o
di recupero e circa 143.000
mc (contro i 306.000 mc del-
la precedente variante) di cal-
cestruzzo.
E’ prevista la predisposizio-
ne di tutte le banchine con si-
stemi di elettrificazione del-
le navi in sosta (cold ironing),
mediante la realizzazione di
11 pozzetti in grado di ospita-
re in futuro l’elemento tecno-
logico necessario. Il traspor-
to del materiale avverrà quasi
integralmente via mare. Infi-
ne, per quanto riguarda il nuo-
vomolo foraneo, la prima fase
prevede uno sviluppo pari a
470 metri utilizzando 13 cas-
soni recuperati dal molo at-
tuale e 2 cassoni realizzati ex
novo. Il tratto di collegamento
con il molo esistente (sviluppo
100 metri), sarà realizzato in
scogliera con massi naturali e
tetrapodi.
“Le variazioni apportate –
è stata la conclusione della
commissione Via – non ri-
sultano avere effetti negativi
particolarmente significativi
rispetto al quadro ambienta-
le già individuato nella pre-
cedente valutazione di im-
patto. L’aggiornamento delle
conoscenze- aggiunge -, por-
ta a mantenere la valutazione
circa il prevalere degli effet-
ti sulle spiagge limitrofe alla
piattaforma non tanto in rela-
zione alla realizzazione della
stessa quanto semmai per il
prolungamento della diga fo-
ranea di Vado, la costruzione
della darsena turistica e del
pennello all’estremità meri-
dionale della spiaggia a nord
del Segno, prescritta dall’Au-
torità di Bacino. La soluzio-
ne di realizzare la piattafor-
ma su terrapieno anziché su
impalcato, raccomandata dal
Consiglio Superiore dei Lavo-
ri Pubblici, garantirà maggio-
re stabilità alla piattaforma
senza provocare effetti sul-
la qualità delle acque marine
interne alla rada di Vado. La
prevista realizzazione della
prima fase della nuova diga
foranea garantirà condizioni
di maggior sicurezza alle navi
in fase di manovra con condi-
zioni meteomarine avverse”.
Definito l’assetto strutturale della piastra contenitori
Destinazione
Tutto terrapieno e banchine el
L’avvio della nuova Autorità di
Sistema Portuale Genova – Savona ha
coinciso con il disco verde ambientale
alla variante esecutiva dei lavori
per il terminal contenitori di Vado
Ligure, che sarà operativo entro il 2018
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