Savona&Impresa - page 3

L
a storia della banca
dei savonesi è ineso-
rabilmente racchiusa
tra due date: 20 novembre
1840 – 20 novembre 2015.
La prima è in calce all’atto di
autorizzazione del Regno di
Sardegna ad avviare gli affa-
ri bancari; la seconda coinci-
de con la giornata di chiusura,
l’ultimo venerdì, della Cassa
di Risparmio di Savona così
come generazioni di rispar-
miatori l’hanno conosciuta in
questi 175 anni. Da lunedì 23
novembre, con la fusione per
incorporazione in Banca Ca-
rige, la struttura societaria è
stata sostituita da una dire-
zione di Area Territoriale del-
la banca genovese.
E’ calato così il sipario – an-
che formalmente - su un
istituto di credito che af-
fonda le sue radici nell’an-
tico Monte di Pietà istituito
nel 1479 da Papa Sisto IV e
che è stata la più antica Cas-
sa di Risparmio ligure, ide-
ata dalla Società di incorag-
giamento all’industria, nota
anche come Società Econo-
mica, fondata a Savona nel
1834 dal vescovo Agosti-
no De Mari e dall’intenden-
te Emanuele Gonzales. Era
nata come istituzione bene-
fica, allo scopo di “produrre
grandi vantaggi per la classe
povera”.
In realtà, sull’autonomia di
Banca Carisa, il sipario era
già sceso da tempo. Era sta-
ta la Legge Amato, agli ini-
zi degli anni Novanta, a de-
cretare la separazione tra le
attività bancarie (Banca Ca-
risa Spa) e l’ente di control-
lo (Fondazione Cassa di Ri-
sparmio di Savona Agostino
De Mari). Ragioni economi-
che portarono la Fondazio-
ne a dismettere una quota
minoritaria della banca a
Carige. La cessione del pac-
chetto di controllo è inve-
ce dell’anno 2000, quando
nell’ambito della ristruttu-
razione del sistema bancario
nazionale guidato da Gover-
no e Bankitalia, l’istituto di
credito savonese era passa-
to dalla Fondazione a Banca
Carige. Patti parasociali tra
Fondazione (rimasta titola-
re di una piccola quota azio-
naria) e Banca Carige aveva-
no consentito di conservare
una struttura societaria for-
malmente autonoma. Ma
scaduti i patti e acquisita
anche la quota residua di
Fondazione Carisa (che nel
concambio è diventata azio-
nista all’1,27% dell’istituto
genovese), Banca Carige ha
deciso di incorporare la ban-
ca di Savona. Stessa sorte
per la Cassa di Risparmio di
Carrara. Il 27 ottobre scor-
so, con un’ultima delibera
assembleare, Banca Carisa,
ormai a socio unico, ha scel-
to la strada della fusione per
incorporazione nel Gruppo
Banca Carige.
L’operazione, che rientra
nelle linee strategiche del
piano industriale Carige, è
stata presentata a istituzio-
ni, ordini professionali e as-
sociazioni di categoria a ini-
zio novembre a Savona dal
presidente di Carige Cesare
Castelbarco, dall’ammini-
stratore delegato Piero Mon-
tani e dal presidente di Ban-
ca Carisa Luciano Pasquale.
La fusione è finalizzata - è
stato affermato - a consegui-
re benefici economici attra-
verso sinergie organizzative,
razionalizzazione dei costi,
migliore distribuzione del-
le risorse interne, oltre al
risparmio degli oneri pre-
visti per il funzionamento
degli organi amministrativi,
del collegio sindacale e delle
società di revisione.
La parola d’ordine è sta-
ta, in ogni caso, continuità.
La sede di corso Italia è di-
ventata sede della direzione
dell’Area Liguria Ponente di
Banca Carige, che coordina
le 37 attuali filiali di banca
Carige e le 45 attuali agen-
zie di Banca Carisa compre-
se tra Varazze e Ventimiglia.
La direzione è stata affida-
ta al savonese Alessio Ber-
ta, in precedenza respon-
sabile Carige ad Imperia,
mentre il direttore generale
di Carisa, Federico Pietrini
è stato nominato nuovo re-
sponsabile dell’Area Geno-
va di Carige. Le istanze del
territorio e dei clienti (quel-
li di Carisa sono 56 mila, di
cui 14 mila imprese, circa la
metà dell’intero tessuto im-
prenditoriale della provin-
cia) sono state affidate ad un
nuovo organismo, l’Osserva-
torio Provinciale per il Cre-
dito e l’Economia, che affian-
ca la direzione, composto da
personalità rappresentative
del sistema economico del-
la provincia di Savona, por-
tatrici di interessi collettivi.
L’Osservatorio, coordinato
dall’ultimo presidente di Ca-
risa, Luciano Pasquale, avrà
compiti consultivi, di moni-
toraggio e di ascolto del tes-
suto economico, andando a
costituire il punto di riferi-
mento locale per l’attività
del gruppo bancario.
La razionalizzazione dei
costi di struttura realizza-
ta con la fusione consenti-
rà - è scritto in una nota di
commento di Banca Carige
- il rilancio commerciale del
marchio Cassa di Risparmio
di Savona, che continuerà a
contraddistinguere le agen-
zie e la cultura operativa del-
la rete Carisa. Alla valorizza-
zione del marchio verranno
anche destinati significati-
vi investimenti che avranno
importanti ricadute sulla co-
munità, potenziando le tra-
dizionali attività di sostegno
alle tante iniziative presenti
a livello locale. Confermati i
livelli occupazionali: tutti i
300 dipendenti sono andati
a integrare, a livello di area,
i 300 dipendenti di Carige.
3
La banca dei savonesi è stata definitivamente incorporata in Carige
A fondo pagina l’incontro
tra i vertici di Banca
Carige e Banca Carisa
con i rappresentanti delle
istituzioni e gli operatori
economici savonesi
per spiegare le ragioni
dell’incorporazione
Ultimo atto dopo 175 anni
per la Cassa di Risparmio
1,2 4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,...16
Powered by FlippingBook