Savona&Impresa - page 3

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el mese di gennaio è
stato avviato nel polo
chimico Infineum di
Vado Ligure un nuovo impian-
to per la produzione di additi-
vi disperdenti. La nuova unità
sostituisce integralmente l’im-
pianto precedentemente uti-
lizzato, migliorandone le pre-
stazioni, ora allineate con le
migliori tecnologie disponibi-
li, e contribuendo a consolida-
re sui mercati internazionali la
competitività dei prodotti di
Infineum Italia. Le foto pubbli-
cate su questa pagina rivela-
no inoltre un ulteriore risvolto
positivo dell’investimento ef-
fettuato dalla società costitu-
ita in “joint venture” tra Shell
Chemicals ed Exxon Mobil
Chemicals nel 1999. In alto a
sinistra si può vedere una rap-
presentazione tridimensiona-
le realizzata al CAD (computer
aided design) nella fase di pro-
gettazione, che ha visto coin-
volta la società di ingegneria
“Expertise” di Vado Ligure. La
foto a centro pagina documen-
ta una fase della costruzione
e dei montaggi dell’impianto,
affidati al gruppo Demont di
Millesimo. La terza foto, in alto
a destra, mostra l’impianto in
esercizio, in una suggestiva in-
quadratura notturna.
“Sono foto significative – spie-
ga il presidente di Infineum
Italia, Marco Macciò – perché
testimoniano l’importanza che
le aziende del territorio hanno
nell’attuazione dei program-
mi di Infineum e i vantaggi
che l’indotto locale, forte-
mente orientato alla qualità e
al servizio al cliente, trae dal-
la presenza nel Savonese del-
le nostre attività: un messag-
gio che sottolinea la reciproca
utilità di saper fare squadra
nel rispetto delle reciproche
prerogative. In questo modo
si riescono ad ottenere validi
risultati anche in campo inter-
nazionale”.
Infineum Italia occupa oggi
circa 200 persone, il 40% in
più rispetto all’organico in
servizio al momento della co-
stituzione della “joint” con
Shell. Lo stabilimento di Vado
Ligure, storicamente con “tar-
ga” Esso, ha avviato le produ-
zioni di additivi per oli lubri-
ficanti nel 1967, prima come
Esso Chimica poi come Exxon
Chemicals Mediterranea. Ma i
cambi di nome non hannomu-
tato la filosofia di un’azienda
che ha sempre messo al cen-
tro dei propri interessi la qua-
lità delle risorse umane. Oltre
il 90% del personale è laure-
ato o diplomato, l’età media è
relativamente bassa (intorno
ai 40 anni), ma soprattutto le
persone di Infineum si aiuta-
no a vicenda, crescono profes-
sionalmente insieme e non di
rado raggiungono ruoli di rile-
vante responsabilità in campo
internazionale, nell’ambito del
Gruppo.
Qualificazione e formazione
continua del personale rap-
presentano i presupposti di
una strategia di sviluppo che
ha consentito allo stabilimen-
to savonese di imporsi come
principale centro di fornitu-
ra di additivi per oli lubrifi-
canti del gruppo Infineum
in Europa. Per continuare su
questi livelli diventa fonda-
mentale coniugare sicurezza
e produttività, prevenendo
qualsiasi situazione poten-
zialmente dannosa. “In termi-
ni pratici – spiega l’ingegner
Macciò – questa politica si tra-
duce nell’adozione di norme
e comportamenti tali da stare
sempre nel gruppo dei miglio-
ri in ogni Paese dove Infineum
è presente. Nel campo della
sicurezza, della salute e della
conservazione dell’ambiente è
stato adottato un sistema inte-
grato di gestionemolto sofisti-
cato, che consente al Gruppo
Infineum nel mondo e a Vado
Ligure di ottenere risultati di
assoluto rilievo”.
Infineum sa muoversi sul ter-
ritorio (il dialogo con la co-
munità locale è costante) e
sa muoversi sul mercato di
riferimento, seguendone l’e-
voluzione, proponendosi an-
che come interlocutore dei co-
struttori di auto e motori per
capire in anticipo le tendenze
e gli sviluppi.
Il compito di chiudere il cer-
chio è poi affidato alla qualità
del prodotto e alla tempestivi-
tà del servizio. Un controllo di
qualità molto stringente nelle
fasi produttive, a cominciare
dalle materie prime, consente
di garantire la più alta quali-
tà degli additivi, che risultano
sempre conformi alle specifi-
che concordate con i clienti.
Il Laboratorio di controllo
qualità, anche questo com-
pletamente rinnovato di re-
cente, è in grado di individua-
re minime variazioni nella
composizione di materie pri-
me, intermedi e prodotti fi-
niti. I risultati numerici sono
sempre estremamente posi-
tivi. Il 90% della produzione
è esportato, prevalentemen-
te sui mercati dell’Unione Eu-
ropea, che assorbe il 60% dei
volumi, ma quote significative
sono inviate negli Stati Uniti,
in Giappone, nei Paesi asiatici
emergenti.
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L’ingegnere Marco Macciò,
presidente di Infineum, è
stato presidente dell’Unione
Industriali di Savona
Infineum ha scelto
tecnologie savonesi
Attivato nuovo impianto per produrre additivi
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