Premessa
La monografia vuole essere un vademecum per le
aziende sulla nuova disciplina dei contratti a tempo determinato contenuta nel
Decreto Legislativo 6 settembre 2001, n. 368, recante "Attuazione della
direttiva 1999/70/CE relativo all'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato
concluso dall'Unice, dal Ceep e dal Ces", e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale
n. 235 del 9 ottobre 2001.
La nuova
normativa, entrata in vigore il 24 ottobre 2001, abroga la precedente,
sostituendola con una disciplina composita che ridefinisce la tipologia del
contratto di lavoro a termine, trasformando in una "regola" quella che è
stata finora una "eccezione".
Il
vecchio impianto giuridico era infatti così costruito: il lavoro a tempo
determinato è vietato (la regola), tranne che in alcuni casi tassativi
indicati dalla legge o dai contratti collettivi (le
eccezioni).
Oggi, invece, il datore di
lavoro può assumere dipendenti con contratti a scadenza prefissata a
fronte di "ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo,
sostitutivo".
I due tipi di contratto
di lavoro - a tempo indeterminato e a tempo determinato - avranno, d'ora in poi,
parità di "status giuridico" nel rispetto di un preciso catalogo di
garanzie.
La nuova disciplina
stabilisce in particolare i principi generali ed i requisiti minimi per la
stipulazione di contratti a termine, semplificando e razionalizzando il quadro
normativo e ponendo così la legislazione italiana al livello di quella
esistente in altri paesi europei.