SavonaImpresa - page 8

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o stato delI’arte e i
punti di forza del-
la nuova piattafor-
ma portuale di Vado Ligure
sono stati delineati dall’am-
ministratore delegato di Apm
Terminals Vado, intervenu-
to – nell’ambito della quin-
ta conferenza dei porti me-
diterranei MedPorts 2017 a
Barcellona, sul tema: Logisti-
ca internazionale e catena di
approvvigionamento: quale
ruolo possono giocare i por-
ti del Mediterraneo attraver-
so una strategia integrata per
raggiungere un risultato po-
sitivo? La risposta è che Vado
sarà una nuova porta d’in-
gresso da sud verso l’Euro-
pa centrale per le mega por-
tacontainer, senza limiti di
dimensioni e capacità.
«Abbiamo disegnato il nostro
nuovo terminal ritagliandolo
su misura per le esigenze del-
le compagnie marittime e dei
clienti terrestri, importatori,
esportatori, autotrasporta-
tori per aiutarli a servire un
mercato di 70 milioni di con-
sumatori racchiuso in un’a-
rea raggiungibile in otto ore
dal nostro porto: Italia set-
tentrionale, Germania meri-
dionale, Svizzera, Austria e
Francia orientale. Metteremo
a loro disposizione un termi-
nal completamente automa-
tizzato, il primo di questo
tipo mai realizzato in Italia,
così da far entrare e uscire
i camion più velocemente e
con modalità più sicure. Sare-
mo in grado – ha proseguito
Cornetto – di offrire un porto
con fondali naturali profondi,
da meno 16 a meno 23 me-
tri, che permetteranno di ri-
cevere agevolmente le grandi
navi dei più importanti col-
legamenti tra Asia ed Euro-
pa, con una lieve deviazione
di rotta. E stiamo lavorando
con gli operatori del settore
ferroviario per organizzare
collegamenti senza soluzione
di continuità verso i mercati
interni con l’obiettivo di cre-
are nuove catene di distribu-
zione in grado di raggiungere
il cuore dell’Europa in modo
efficiente».
L’apertura del nuovo tunnel
ferroviario del Gottardo per-
metterà il transito di servizi
ferroviari intermodali velo-
ci e ambientalmente sosteni-
bili fino ai punti di consegna
interni, riducendo i tempi di
inoltro per le merci prove-
nienti dall’Estremo Oriente
rispetto ai tradizionali ser-
vizi offerti dalle catene logi-
stiche che partono dai porti
del nord Europa. L’ obietti-
vo è quello di movimentare
su ferrovia almeno il 40%
delle merci. L’amministra-
tore delegato di Apm Termi-
nals crede anche nell’utilizzo
delle due linee che collega-
no Savona con Torino e Ales-
sandria. I treni che partiran-
no dal parco ferroviario di
Vado non potranno supera-
re i 450 metri di lunghezza, a
causa della necessità di supe-
rare l valico appenninico, ma
potranno essere rilanciati su
convogli più lunghi dai centri
intermodali padani. «Le linee
secondarie su Alessandria e
Torino – ha sottolineato Cor-
netto - sono quasi inutilizza-
te e con pochi accorgimen-
ti sarebbero percorribili già
da ora, anche con vagoni high
cube, al massimo con qualche
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SAVONA
Lo stato dell’arte del terminal: completato il 53% della struttura
A metà
dell’Opera
Cornetto: “Prima nave a marzo 2019”
Vale 1,1 milioni di contenitor
all’anno e 500 posti di lavoro
il terminal Apm che diventer
operativo tra 15 mesi a Vado
I suoi alti fondali potranno ri
da 18 mila teus che saranno
nei prossimi anni
Paolo Cornetto
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